Articolo estrapolato dall'intervista rilasciata dal Dr Andrea Ronconi al Giornale Montichiari in week pubblicato in data Venerdi 08 Aprile 2016
Montichiari. La ricerca della trasgressione e dell'estremo sono tra i bisogni innati dell'uomo. Per comprenderli ci siamo rivolti ad Andrea Ronconi, psicologo, sessuologo e psicoterapeuta che esercita tra Brescia e Milano.
Quando si parla di scambi di coppia è giusto parlare di "nuove frontiere" del sesso o di prostituzione?
«Fatta eccezione una limitata quantità di uomini e donne (più spesso single) che ricevono anche un compenso in denaro per fare sesso in 3 o in 4, per la maggior parte delle coppie coinvolte in questo fenomeno non c’è mercificazione dell’attività sessuale. Per cui nel complesso non credo si possa parlare di prostituzione perché gli scambi di coppia non sono realizzati a scopo di lucro, ma per una moltitudine di motivazioni relazionali, individuali e sessuali e che si differenziano da persona a persona e da coppia a coppia».
Quali sono le motivazioni e i rischi?
«La maggior parte delle coppie coinvolte, in maniera abitudinaria o dipendente, in appuntamenti sessuali promiscui, possono presentare diverse problematiche a livello relazionale come vissuti di insoddisfazione o di parziale realizzazione dei bisogni relazionali, non solo sessuali. In situazioni altamente stressanti queste pratiche di “eccesso” possono essere lette come un tentativo, seppur disfunzionale, di regolare, diminuire o compensare lo stress dovuto a fonti esterne alla coppia e oggettivamente presenti nella realtà come problemi importanti sul lavoro, o peggio la sua mancanza. Purtroppo in queste situazioni di forte stress, uno o entrambi i partner non di rado possono fare uso o abuso di alcool o droghe per disinibirsi e cercare di placare l’ansia da prestazione. A questo può aggiungersi la scelta di non usare appropriati strumenti di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, esponendo tutti i partecipanti ad un elevato rischio».
Cosa è cambiato in questi anni nella mentalità? Rispetto ad alcuni anni fa c'è più desiderio di trasgressione?
«Negli ultimi decenni, ovviamente non solo nel bresciano, i costumi, i comportamenti e le tendenze sessuali sono cambiati in maniera sostanziale. La sessualità e le modalità di fruizione del piacere sessuale sono meno controllate e l’impulsività e i comportamenti compulsivi sembrano essere aumentati sostituendo approcci più graduali. Grazie alle nuove tecnologie come internet ci si può connettere sempre, in ogni luogo e si arriva molto velocemente “al dunque”. Inoltre ci sono specifiche applicazioni che possono velocizzare approcci e corteggiamenti. Anche per i meno giovani la comunicazione attraverso i social e le “applicazioni” può anticipare e preparare a incontri non solo virtuali».
Ha aiutato coppie abituate a queste pratiche? E' un'esperienza che consolida o abbatte il rapporto?
«Io vedo quella parte di coppie più consapevoli degli effetti negativi per il loro equilibrio affettivo e relazionale. Spesso è uno dei due che chiede all’altro di andare da uno specialista perché dopo averlo fatto si rende conto che qualcosa sembra essere cambiato. Quasi sempre il bisogno di fare sesso con altre coppie può essere l’inizio di una crisi se uno dei due, incomincia a essere più reticente e vorrebbe frenare o controllare le continue richieste del partner più convinto. Quando il bisogno di trasgredire copre i bisogni dei singoli e della coppia allora ci sono dei problemi da affrontare individualmente o in coppia con un aiuto professionale».
Articoli e interviste dello Psicologo Sessuologo Psicoterapeuta a Brescia Dr Andrea Ronconi e Rassegna Stampa